Jean Genet

Il carcere, la vita di strada, l'attrazione per marinai e "guappi" dei bassifondi sono una costante della sua opera. Con ''Querelle de Brest'' (1947), poi portato sullo schermo da Fassbinder (''Querelle de Brest'', 1982), Genet ha fissato per sempre il mito omoerotico del marinaio. Nei suoi romanzi e nei drammi bene e male si intrecciano e si completano e l'erotismo, filtrato da un desiderio mai nascosto, si esprime in personaggi ambigui, violenti e a volte corrotti: "''Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili"''. da Wikipedia
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